Una mia conoscente, tanti anni fa, mi consigliò questo libro. Lei lo aveva letto da poco e, essendole rimasto molto impresso, decise di consigliarmelo perché era sicura, a ragione, che sarebbe piaciuto molto anche a me.

Dobbiamo Parlare di Kevin è quello che si definirebbe un romanzo epistolare e parla della vita, o meglio, di parte della vita della famiglia Khatchadourian/Plaskett.

Eva Khatchadourian, protagonista insieme a Kevin del nostro libro, è una donna forte, indipendente, che ama la sua carriera e non ha voglia di maternità o di famiglia, perché sa che rimanere incinta sarebbe un grande ostacolo per il suo lavoro.
Eva è innamorata di Franklin Plaskett, un uomo che, invece, ha voglia di costruire famiglia.
Eva resta incinta ed è per lei un duro colpo. Nasce Kevin, che dai suoi primissimi giorni dimostra essere un bambino particolare, dotato di una cattiveria fuori dal comune. La malvagità di Kevin, però, si manifesta solo ed esclusivamente quando lui è con sua madre. Non appena suo padre, Franklin, è presente, Kevin si trasforma: dal bambino cattivo, diabolico e spietato che conosce Eva, si trasforma in un bambino tenero, affettuoso, amabile.
Kevin è un bambino difficile, problematico, che sembra non avere interesse per niente, sembra di essere nato solo per poter provocare sua madre. Kevin ha un solo grande interesse: il tiro con l’arco.
Quando ha 9 anni, nasce sua sorella, Clelia, una bambina dolcissima, tenera, amorevole. Il suo opposto.
Clelia è una bimba che ama tutti, incondizionatamente: Eva prova finalmente cosa vuol dire essere amata da un figlio. Quando Clelia ha 6 anni, ha un incidente: perde un occhio in un incidente sospetto. A quanto pare, infatti, la bambina si versa sul viso della candeggina che però Eva è sicura di aver riposto in un luogo lontano e al sicuro e comincia a sospettare di Kevin. Il sospetto cresce così tanto che lei ne parla con Franklin che, esasperato, chiede il divorzio… Il peggio, però, deve ancora venire perché, se la colpevolzza di Kevin nell’incidente di Clelia non può essere provata, il suo coinvolgimento e colpevolezza in quello che da lì a poco succederà è sotto gli occhi di tutti e sconvolgerà, per sempre, la vita di Eva e di tutta la famiglia…

Basta così! Non voglio raccontare troppo, la trama di questo libro è avvincente, riserva tante sorprese, sebbene quasi tutte totalmente negative. È una lettura che ti cattura, che ti incolla alle pagine.

La copertina del libro

È un libro che, per certi versi, non è così semplice leggere, perché i temi trattati sono cupi, tristi, sconvolgenti. È un libro che parla di una madre che inizia ad imparare ad amare il proprio figlio nel momento in cui sembra più impossibile, proprio quando la speranza di provare un sentimento puro è quasi del tutto svanita.
Una storia che, nonostante il tema così spinoso, ho amato molto e che consiglio sempre a tutti, ogni volta che qualcuno mi chiede un consiglio letterario.

Nel 2011 è uscito anche un adattamento cinematografico del libro, con Tilda Swinton nei panni di Eva e Ezra Miller nei panni di Kevin.
Ammetto di non aver visto il film, se non pochi minuti… Tempo fa era su Netflix (almeno in Germania), ma non credo ci sia più.

E tu? Hai letto Dobbiamo Parlare di Kevin? Cosa ne pensi? O magari hai visto il film e ti basta quello?

Autore: Lionel Shriver
Titolo dell’opera: Dobbiamo parlare di Kevin
Titolo originale dell’opera: We Need to Talk About Kevin
Numero di pagine: 478
Voto: 4/5
Dove trovarlo: *si trova solo in inglese*

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.