Il romanzo Lolita di Vladimir Nabokov venne pubblicato per la prima nel 1955. Dopo 31 anni nacqui io. Dopo 75 anni dalla prima uscita ho finalmente preso in mano questo capolavoro di scandalo per conoscere la storia di pedofilia più famosa del mondo.

Cosa conoscevo di Lolita prima di leggerlo

In questi 75 anni non oso pensare quante persone hanno letto Lolita, sono persino stati girati almeno due film molto famosi, che io però non ho mai visto. Ad ogni modo il vero nucleo della storia, i particolari meno noti erano riusciti a non avvicinarmisi troppo.

Quindi quando Tiziana ha visto il libro ancora incelofanato nella mia libreria e con sguardo sconvolto mi ha chiesto perché non l’avessi ancora letto e se sapessi di cosa trattasse, io ho biascicato parole senza senso: Lui è un pedofilo, Lui la rapisce, Stanno in macchina, Ho sentito da Barbie Xanax (Youtuber che parla di cinema) che viaggiano.

Ricapitolando quello che sapevo della storia di Lolita è quello che l’antonomasia del suo nome significa nella nostra società: una ragazzina molto giovane piacente, che attira gli sguardi di uomini adulti. Se lui riuscisse a sedurla, non lo sapevo, non me lo sono mai chiesta, sinceramente.

Il film che svela il finale di Lolita

Un giorno guardavo un film per svuotare la mente: The Good Guy. Commedia romantica con Alexis Bledel, Scott Porter e Bryan Greenberg. Purtroppo il personaggio di Alexis invita quello di Bryan ad un club del libro, lui è così colto che parla di Lolita con disinvoltura, rivelando, a chi non ha ancora letto il libro, il perché Humbert si trovi in carcere. Questo dettaglio ha rovinato l’atmosfera che fino ad ora avevo creato del libro.

Appena è successo l’ho chiaramente raccontato a Tiziana e lei si è arrabbiata nei confronti del film, perché non è giusto fare spoiler nei film che possono vedere tutti rovinando la lettura. Ma davvero non è giusto? Io non so, sono combattuta. Da un certo punto di vista penso che sia colpa mia che non l’ho letto prima, da un altro credo che se non avessi avuto Lolita in lettura proprio in questo momento non me ne sarei neppure accorta o avrei poi dimenticato questo particolare al momento della vera lettura.

Bisogna trattare quindi gli spoiler dei classici o classici moderni come se fossero libri appena usciti? Non ho purtroppo un’idea precisa su questo perché a me si può raccontare come un film o una seria finiscano – a patto che non sia una storia con il plot twist alla Gone Girl – per il motivo che io non guardo un prodotto visivo per la trama, ma per il prodotto in sé, guardo come quella trama venga sviluppata. Ad ogni modo gli spoiler sui libri me li eviterei molto volentieri.

La trama di Lolita

La narrazione è una lunga dissertazione di Humbert Humbert che si trova in carcere e racconta la sua storia giustificando il motivo per il quale si trovi lì. Spesso si rivolge all’ipotetico lettore e ipotetico membro della giuria per il suo processo.
Inizia a raccontare la sua storia da quando era solo un ragazzino che in vacanza in estate incontra Annabel. I due ragazzi si innamorano e prima di separarsi riescono a scambiarsi effusione che lasciano nel protagonista il ricordo delle sensazioni di lei. Purtroppo Annabel presto muore e lui vive tutte le sue relazioni da adulto paragonando la donna di turno alla ragazzina che fu Annabel. Nessuna è chiaramente all’altezza, finché, dopo essersi trasferito dalla Francia in America, dopo una separazione e periodi in ospedale per la malattia dei nervi, incontra Dolores Haze, che gli ricorda a prima vista l’amore della sua giovinezza.

Dolores, Dolly, Lolita, Lo, Carmen, questi sono i nomignoli con i quali leggiamo della protagonista femminile di questo romanzo, la quale ha 12 anni ed è la figlia della padrona di casa nella quale Humbert Humbert vive a pensione. Lolita è una ragazzina per nulla timida, sfrontata che non le manda a dire a nessuno. Il protagonista passa il tempo a cercare il modo di poter avere un contatto fisico con lei, giocandoci mimando la lotta, o semplicemente accarezzandola, per lui ogni contatto è sufficiente. A lui piacciono quelle che chiama “ninfette” e passa tutto il tempo a cercare il modo di avvicinarsi sempre di più, come una persona ossessionata dal proprio scopo.

La parte che forse è meglio leggere, per non rovinare la lettura

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La madre di Lolita, Charlotte, accortasi di una grossa simpatia da parte della figlio per il pensionante, la manda in campeggio e mentre la accompagna in macchina, lascia a casa una lettera per Humbert Humbert nella quale gli dichiara il suo amore. Lui, sebbene non interessato alla madre, decide di sposarla per poter stare a più stretto contatto possibile con la sua ninfetta preferita.
Charlotte però muore investita mentre litiga con Humbert Humbert per aver trovato dei fogli nel quale lui descrive tutto quello che avrebbe voluto fare alla piccola Dolores.Tolta la madre di scena, Humbert Humbert va a prendere Lolita al campo estivo per poi viaggiare senza meta per tutto l’anno dopo.
Nelle sue idee più avventate Lui descriveva che avrebbe solo voluto starle vicino mentre dormiva e accarezzarla. Lolita però torna ancora più audace dal campo, durante il quale ha perso la verginità con Charles, e a quanto scritto da Humbert Humbert, è lei a sedurre lui.
Da qui inizia un rapporto malato tra i due, nei quali lui non ha mai abbastanza della sua compagnia e lei chiaramente non lo sopporta più e approfitta di questo potere che esercita su di lui per farsi pagare per ogni carineria e raccogliere il necessario per scappare da lui.
I tre anni successi alla fuga di Lolita, Humbert Humbertnon si dà pace e sebbene abbia un altro interesse amoroso di 28 anni, non smette di pensare alla sua Lolita, finché non gli arriva una lettera di lei che gli chiede dei soldi per andare in Alaska con il marito e il figlio in grembo. A questo punto Humbert, scoperto dove vive ora la sua ninfetta, si presenta da lei e dopo avergli chiesto di scappare con lui, si fa rivelare chi l’ha portata via da lui.Scopre così che lei lo ha abbandonato con l’aiuto di un altro uomo, il commediografo Quilty, del quale lei si era invaghita
Finalmente con quel nome può compiere la sua vendetta, va quindi da Quilty per ucciderlo, e per questo si trova in galera.

Lo stile di Vladimir Nabokov

Con Lolita Nabokov è riuscito a fare un lavoro stilistico straordinario. Humbert Humbert è un letterato, quindi è normale che il suo resoconto trasmetta questa parte di sé. Il riassunto dei posti visitati, sebbene duri un paio di pagine, non annoia mai, ma anzi da un tono danzante alla narrazione. Sembra di trovarsi in macchina con lui e di partecipare sempre alla scena.

C’è un grosso problema etico e morale che accompagna la lettura di Lolita. Bisogna ricordarsi costantemente che Humbert Humbert, per quanto simpatico – perché è simpatico, fa spesso sorridere quello che si legge – è un pedofilo ed empatizzare con lui non si può eticamente fare. Spesso pare essere rimasto all’età adolescenziale, ma nulla può giustificare la sua attrazione per le ninfette, nulla!

Quindi durante tutto il libro bisogna ricordarsi del peccato del narratore e riuscire a discernerlo dalla scrittura meravigliosa e coinvolgente di Vladimir Nabokov, che, come ci tiene a spiegarlo nella postfazione, non ha in comune con Humbert Humbert l’interesse per le ninfette.

Autore: Vladimir Nabokov
Titolo dell’opera: Lolita
Titolo originale dell’opera: Lolita
Numero di pagine: 383
Voto: 5/5
Dove trovarlo: libro, ebook

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