La lettura di questo libro non è stato per niente facile, devo ammetterlo. È un misto tra un saggio e un racconto di un mondo fantastico, il mondo delle figure geometriche che studiavamo a scuola. Immagina se uno di quei quadrati dei quali dovevi misurare il perimetro e la superficie avesse avuto una famiglia, un lavoro.

Flatlandia è il nome del mondo nel quale vive il suddetto quadrato. Ha una moglie, che è una linea, dei figli, che sono dei pentagoni, e dei nipotini, degli esagoni. I militari sono dei triangoli isosceli molto appuntiti, minore è il grado dell’angolo più stretto, minore spazio c’è per il cervello della figura e a questo corrisponde un minore grado nella società. Ai vertici più alti si trova l’aristocrazia, delle figure con 3000 o 4000, se non di più, angoli che ormai non sono più distinguibili da un cerchio, per questo vengono chiamati circoli.

Ad ogni modo tutti gli abitanti della Flatlandia sono composti di righe e vivono su un piano.

La copertina di Flatlandia

La vita nella Flatlandia

Il racconto fantastico a più dimensioni si divide in due parti. Nella prima l’avvocato quadrato descrive tutto il funzionamento della Flatlandia: i suoi abitanti, la loro vita e la composizione della società.

Vivendo su un unico piano, quando la popolazione si incontra, per potersi riconoscere nelle diverse forme di appartenenza, ha necessità di tastarsi per poter contare di quanti angoli è formata la persona incontrata. Il tastarsi non è accettato dalle gerarchie più alte, che hanno imparato a riconoscersi alla vista. Sebbene tutti dal punto di vista di una figura abitante della Flatlandia sembrino una linea (che è la figura rappresentativa della donna) con un occhio allenato si può riconoscere una diversa lucidità dove si trova l’angolo più vicino e di una sfumatura ai lati della linea intravista che dipende da quanti lati è composta la persona incrociata.

La necessità di capire subito con chi si ha a che fare si esplicita nella pericolosità dei triangoli isoscele, il cui angolo più appuntito, un cuneo, può uccidere istantaneamente una qualsiasi altra figura. Questi triangoli fanno infatti parte dell’esercito della Flatlandia.

Molto pericolose sono anche le donne che, composte solo da una linea, possono uccidere qualcuno facilmente con la loro forma ad ago. Tanto più che le donne sono esseri molto pericolosi perché riescono a nascondersi senza problemi e, essendo predominate dalla passione, non hanno autocontrollo. Si sono verificati casi nella Flatlandia di donne che hanno perso la testa e in un raptus hanno ucciso tutta la loro famiglia, accorgendosi solo successivamente del loro gesto.

In questa società solo le figure regolari, ossia con tutti gli angoli delle stesse dimensioni, hanno diritto ad una vita normale, con un lavoro normale. Come gli antichi Spartani, quando in una famiglia Spartiaca nasceva un bambino con qualche malformazione veniva ucciso perché non avrebbe mai potuto combattere, nella Flatlandia chi nasce con un lato irregolare non sopravvive a lungo, perché ucciso. Gli unici che vengono lasciati in vita sono appunto i triangoli isoscele, che, se molto appuntiti, faranno parte dell’esercito perché nell’angolo più acuminato è presente il cervello, e loro hanno così poco spazio che potrebbero fare solo quello, e anzi il non possederne uno aiuta nel combattimento. Gli isoscele con un angolo più ampio diventano invece servitori e difficilmente potranno evolversi in altre figure e diventare parte delle élite maggiori.

Interessante è anche come un triangolo equilatero possa avere figli quadrati e un quadrato riesca ad innalzare la propria stirpe con un pentagono e via dicendo. Ad ogni generazione aumenta un lato se si è buoni cittadini. Le uniche che non cambiano forma sono le donne, che sono e rimarranno per sempre delle linee e considerate il sesso debole della società, ma anche quelle dalle quali bisogna stare attente.

Il viaggio nelle altre dimensioni

Il viaggio nella Linelandia

Nella seconda parte del libro il quadrato compie due viaggi. Uno nel mondo della linea, governato da un monarca e abitato da linee e punti, questi ultimi sono rappresentativi delle donne.

Gli abitanti di questo mondo non si incontrano mai, ma comunque ogni uomo ha due mogli che sposa e ingravida attraverso una canzone. Per tutta la vita vanno avanti e in dietro in un unico binario sulla stessa linea. Questo è il loro mondo, l’unico che conoscono e il monarca crede che questo sia l’unico spazio esistente.

L’arrivo del quadrato scombussola credenze del monarca della Linelandia, che infastidito da tutte le strambe domande del quadrato rivendica il suo posto nel mondo. Quando questo diventa troppo aggressivo il protagonista fa ritorno al suo piano.

Il viaggio nella Spacelandia

A scombussolare l’esistenza del quadrato è invece l’arrivo della sfera, abitante della Spacelandia, sulla Flatlandia. Questa innalza il protagonista verso l’alto mostrandogli tutto il piano che è il suo mondo, quindi l’interno delle case, ma anche l’interno delle varie figure.

La sfera gli rivela tutto questo perché è il Capodanno di un nuovo millennio e gli è permesso rivelare la presenza dei vari piani solo una volta ogni mille anni. In questo viaggio esplorativo della Flatlandia vedono il consiglio in seduta, durante il quale si scopre che i circoli sono a conoscenza della terza dimensione.

La sfera porta il quadrato anche nella vera Spacelandia e gli fa conoscere le altre figure in tre dimensioni, come il cubo che è il suo equivalente in 3D. Questa scoperta lo porta a riflettere sull’idea che se esiste una terza dimensione, forse ne esiste pure una quarta, quella del pensiero.

Se di questa dimensione immaginifica non si può essere sicuri, esistono le prove di un’ulteriore dimensione: la Pointlandia, un mondo formato da un solo punto che si crede il centro del mondo e se lo ripete in continuazione. Questo fa capire al quadrato che tutto è relativo.

Non essendo un romanzo abituale non so se consigliarlo a tutti. Ti consiglio di prendere in mano questo libro solo con la consapevolezza giusta e la voglia di immergerti in un mondo fantastico.

Autore: Edwin A. Abbott
Titolo dell’opera: Flatlandia, Racconto fantastico a più dimensioni
Titolo originale dell’opera: Flatland, A Romance of Many Dimension
Numero di pagine: 151
Voto: 3/5
Dove trovarlo: Adelphi libro, Adelphi ebook, Feltrinelli libro, Feltrinelli ebook

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.