In questo 2020 dominato, comprensibilmente, dalle notizie sul Covid-19, nelle ultime settimane un altro argomento ha, soprattutto per alcuni giorni, cercato di farla da padrone. Continua a leggere.

L’anno 1947 è stato un anno molto importante per la storia del nostro presente. Le scelte prese, i delitti non perseguiti, i protagonisti di quell’anno si portano uno strascico fino ad ora. È bene conoscere il proprio passato per poter affrontare meglio il proprio oggi. Continua a leggere.

Nessuna donna si sente perfetta, sicuramente neppure le modelle bellissime di Victoria Secret. Tutte allo specchio vediamo i nostri difetti e il più grande è la cellulite, quei buchini sulla pelle di fianchi, cosce e sedere. Continua a leggere.

Lettera a un bambino mai nato, pubblicato per la prima volta nel 1975, è il primo libro di Oriana Fallaci che mi è capitato di leggere. Il mio rapporto con l’autrice era sempre stato contrastato. Continua a leggere.

Ho iniziato la lettura di questo romanzo con molta curiosità. Ho avuto il piacere di conoscere virtualmente Severino Cirillo e mi ha subito colpito: insegna Scienza della Felicità. Come potrebbe non colpire una cosa del genere?! Continua a leggere.

Come ben sappiamo, nella recente storia tedesca è presente una macchia indelebile dovuta ad una grande colpa di cui il popolo tedesco del primo Novecento si è macchiato in modo orrendo. Continua a leggere.

Copertina di La carne die Emma Glass

Mi sono approcciata a questo libro con la convinzione che mi dovesse piacere, e che se non lo avessi apprezzato, in realtà non capisco molto. Ci sono alcuni libri o persone che ci fanno sentire così. Continua a leggere.

Questo saggio è un piccolo tesoro per tutte le persone che studiano e amano il tedesco. Questa lingua è così ostica che per impararla veramente bisogna amarla sul serio. Famosa è la frase di Richard Porson “La vita è troppo breve per imparare il tedesco”. Continua a leggere.

Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino è probabilmente uno dei libri più letti e famosi di tutti i tempi e sebbene non si tratti di un testo di alta letteratura, resta comunque un libro di grandissima importanza. Continua a leggere.

La copertina di Flatlandia

La lettura di questo libro non è stato per niente facile, devo ammetterlo. È un misto tra un saggio e un racconto di un mondo fantastico, il mondo delle figure geometriche che studiavamo a scuola. Immagina se uno di quei quadrati dei quali dovevi misurare il perimetro e la superficie avesse avuto una famiglia, un lavoro. Continua a leggere.

La musica per me è una fedele amica che mi accompagna da sempre, dalla mia più tenera età. È un’amica che fa da sottofondo ai miei sogni e alle mie speranze ed è un’amica che ha avuto un impatto così forte su di me, che è riuscita ad influenzare anche alcune mie scelte di vita che, apparentemente, non hanno nulla a che fare con ciò che ascolto. Continua a leggere.

Questo è un romanzo molto corto, ma comunque molto pieno. Leggendo Lo straniero di Albert Camus mi sono ritrovata spesso a pensare e a riflettere sul libro e su quello che stessi leggendo. In meno di 100 pagine vengono raccontati, molto dettagliatamente alcuni giorni nella vita di Meursault. Continua a leggere.

Sebbene io sia sarda, il mio rapporto con la Sardegna e con la letteratura sarda nello specifico è di diffidenza. Forse per colpa di Gavino Ledda e del suo libro Padre padrone che svela cose dei pastori che è meglio rimangano sulle montagne. Continua a leggere.

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